Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11597 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11597PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa putativa, pur non escludendo la responsabilità penale, può attenuare la colpevolezza dell'imputato che, in un contesto di colluttazione estrema, abbia reagito a un'aggressione ritenuta imminente e ingiusta, anche se poi si accerti che l'aggredito fosse disarmato. In tali casi, non è esigibile che l'imputato, nel difendere la propria e l'altrui incolumità, misuri con precisione la propria reazione, potendo egli legittimamente far prevalere la necessità di salvaguardare la propria vita e quella di terzi sulla proporzione tra offesa e difesa. Pertanto, l'eccesso colposo di legittima difesa non può essere configurato quando l'imputato, pur avendo sparato a bruciapelo contro l'aggressore, abbia agito nella ragionevole convinzione di trovarsi in una situazione di pericolo per la propria e l'altrui incolumità, senza poter valutare con precisione la pericolosità dell'aggressione subita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera Maria S - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GE. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4/2006 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 08/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

udito il P.G. in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per il rigetto del ricorso;

uditi, per le parti civili, avv.ti Terrano…

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