Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 24034 del 24 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:24034PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso per cassazione avverso una sentenza di applicazione della pena su richiesta, è tenuto a verificare la sussistenza dei motivi di impugnazione tassativamente previsti dalla legge, non potendo sindacare profili diversi, quali la mancata valutazione delle condizioni per un proscioglimento immediato. L'inammissibilità del ricorso per motivi non consentiti dalla legge comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende, in assenza di una sua assenza di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martin - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/03/2020 del Tribunale di Brindisi;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), con atto del proprio difensore, ricorre per cassazione avverso la sentenza in epigrafe indicata, che, a norma dell'articolo 444 c.p.p., gli ha applicato su richiesta la pena per il delitto di cui al Decreto del Presidente…

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