Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3570 del 26 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3570PEN

Massima

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Il contributo del partecipe all'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'integrazione della condotta di partecipazione, non deve necessariamente consistere nella realizzazione di specifici reati-fine, essendo sufficiente il semplice inserimento all'interno della compagine criminale, secondo modalità tali da poterne desumere la completa "messa a disposizione" dell'organizzazione mafiosa, anche solo per la disponibilità ad agire per il gruppo. Tuttavia, la base indiziaria non può esaurirsi in una mera manifestazione positiva di volontà di adesione morale al sodalizio criminale, essendo comunque necessario che gli elementi raccolti consentano, con la relativa certezza della fase in corso, la delineazione di un contributo del partecipe potenzialmente idoneo al mantenimento in vita e al perseguimento degli scopi del clan territorialmente operante. Pertanto, ai fini dell'applicazione della misura cautelare per il delitto di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia devono essere adeguatamente riscontrate attraverso l'incrocio con altre fonti di prova, in modo da individuare con sufficiente precisione il ruolo svolto dall'indagato all'interno del sodalizio e la sua effettiva operatività nell'ambito dell'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 133/2014 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA, del 13/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Mazzotta Gabriele, che ha chiesto il rigetto;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza 13.3.2014, il tribunale di Caltanissetta ha rigettato la richiesta di riesame avverso l'ordinanza 10.2.2014 de…

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