Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1789 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:1789SENT

Massima

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Il parere obbligatorio e vincolante della Soprintendenza, previsto dal sistema autorizzatorio paesaggistico, costituisce un atto a contenuto decisorio attraverso il quale l'organo periferico statale esprime, in via preventiva, un giudizio di natura tecnico-discrezionale sulla conformità dell'intervento edilizio con le previsioni del piano paesaggistico. Tale parere, richiedendo l'applicazione di cognizioni tecniche specialistiche proprie di settori specifici come quelli della storia, dell'arte e dell'architettura, si connota in termini di ampia discrezionalità e risulta pertanto insindacabile in sede di giudizio di legittimità, salvo che non sia inficiato da arbitrarietà o irragionevolezza manifeste ovvero da travisamento dei fatti. Ne consegue che il mancato coinvolgimento della Soprintendenza nel procedimento decisionale, con la conseguente adozione di un provvedimento finale privo del prescritto parere, determina l'illegittimità derivata dell'atto impugnato, non potendo il giudice amministrativo sostituire la propria valutazione a quella dell'organo tecnico competente. L'obbligatorietà del parere della Soprintendenza, quale atto endoprocedimentale a contenuto squisitamente tecnico, comporta che la sua mancata acquisizione integra un vizio di natura sostanziale, non meramente formale o procedimentale, in quanto l'eventuale parere positivo avrebbe imposto all'amministrazione comunale un onere motivazionale aggravato nel caso in cui questa avesse voluto comunque respingere la richiesta di sanatoria edilizia e paesaggistica. Pertanto, ove il parere della Soprintendenza sia vincolante ai sensi dell'art. 146 d.lgs. n. 42/2004, esso viene a determinare il contenuto del provvedimento finale, pur restando quest'ultimo un atto monostrutturato riferibile all'amministrazione competente e non anche all'organo consultivo, il cui potere si esaurisce nel momento in cui la sua determinazione viene recepita nella prescritta decisione "in conformità".

Sentenza completa

Pubblicato il 26/11/2020

N. 01789/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01965/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1965 del 2016, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, c.so Garibaldi, 103;

contro

Comune di Positano, in persona del legale rappresentante
pro tempore,
non costituito in giudizio;

per l'annullamento

-del provvedimento del Comune di Positano, prot.n. 10907 del 19.09.2016, recante rigetto dell’istanza di condono edilizio per abusi edilizi ex l. n. 47/85, art. 39 l. 724/94 e art. 32 l. 326/03, nonché ingiunzione alla demolizione;

Visti il ricorso e i…

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