Il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica in sanatoria per interventi edilizi realizzati senza il previo rilascio dei necessari titoli abilitativi è subordinato alla valutazione della compatibilità dell'intervento con il contesto paesaggistico di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche specifiche dell'edificio e del suo inserimento nell'ambiente circostante. L'amministrazione competente, nel caso di interventi di rilevanti dimensioni che possano compromettere gli elementi caratteristici del paesaggio tutelato, può esprimere parere negativo sull'autorizzazione paesaggistica, imponendo tuttavia prescrizioni volte a mitigare l'impatto dell'opera, quali l'eliminazione di parti aggiunte non integranti l'edificio originario o la modifica di elementi architettonici in contrasto con il contesto paesaggistico. Il parere negativo della Soprintendenza, reso ai sensi dell'art. 146 del d.lgs. n. 42/2004 e dell'art. 32 della l. n. 47/1985, deve essere adeguatamente motivato in relazione alle specifiche caratteristiche dell'intervento e del contesto paesaggistico, senza che possa essere considerato contraddittorio rispetto a precedenti valutazioni favorevoli di altri organi, attesa la natura e le funzioni identiche all'autorizzazione paesaggistica del parere della Soprintendenza. Il proprietario dell'immobile, nel corso del procedimento, ha diritto di presentare osservazioni, che l'amministrazione è tenuta a valutare, motivando le ragioni del loro eventuale rigetto.