Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12783 del 29 dicembre 1995

ECLI:IT:CASS:1995:12783PEN

Massima

Massima ufficiale
L`art. 148 cod. pen. militare pace descrive due tipi di diserzione che hanno in comune il rifiuto del servizio alle armi, ma si distinguono in diserzione propria (comma primo) e diserzione impropria (comma secondo) sotto il profilo della condotta: l`assenza arbitraria del militare dal servizio alle armi per cinque giorni consecutivi - costituente l`elemento materiale comune ad entrambe le ipotesi di reato - dipende, nell`ipotesi propria della diserzione, dall`allontanamento dal servizio senza autorizzazione e, in quella impropria, dalla mancata presentazione al servizio senza giusto motivo da parte del militare legittimamente assente. Perche`, quindi, possa realizzarsi la prima ipotesi e` necessario che il militare si trovi in servizio al momento del suo allontanamento non autorizzato, sicche`, nel caso in cui egli sia stato legittimamente assente, in tanto puo` configurarsi il suo allontanamento arbitrario dal servizio, in quanto egli abbia riassunto il servizio, anche per un tempo breve, purche` apprezzabile. (Fattispecie di diserzione impropria, nella quale il militare, gia` in licenza per malattia, si era presentato al reparto di appartenenza un giorno prima della scadenza della licenza, lamentando la mancata guarigione e ottenendo dall`ospedale civile, al quale era stato inviato per una visita, la prosecuzione della licenza stessa. Con riferimento a tale certificazione medica, la S.C. ha ritenuto non configurabile alcuna ipotesi di reato nella mancata ripresentazione del militare al reparto, alla scadenza della originaria licenza).    da vedere:Sen 23/10/1986 11633 sez 1 Pen

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