Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30777 del 11 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:30777PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare se il giudice di merito abbia dato adeguatamente conto delle ragioni che lo hanno indotto ad affermare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato, controllando la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie. Il controllo di legittimità non può riguardare la ricostruzione dei fatti e sono inammissibili le censure che, pur formalmente investendo la motivazione, si risolvono nella prospettazione di una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Il giudice di legittimità deve limitarsi a verificare se gli elementi di fatto valorizzati dai giudici del merito siano corrispondenti alla previsione della norma incriminatrice che si assume violata, senza poter procedere ad un'autonoma adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. Il ricorso per cassazione che deduca il vizio di motivazione deve essere autosufficiente, contenendo l'integrale trascrizione o allegazione degli atti processuali specificamente indicati a sostegno delle censure, senza poter limitarsi ad invitare la Corte alla loro lettura diretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. ALMA Marco Mari - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andre - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS) e dall'avv. (OMISSIS), avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale, n. 1477/2013, in data 23.12.2013;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Andrea Pellegrino;

udit…

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