Il potere di ordinare la demolizione di opere edilizie abusive rientra nella competenza del dirigente comunale o, in mancanza di figure dirigenziali, del responsabile dell'ufficio tecnico comunale, senza necessità di previa delega sindacale. L'ordinanza di demolizione, in quanto atto dovuto e vincolato, è sorretta da adeguata motivazione quando descrive compiutamente le opere abusive e constata la loro realizzazione in assenza del necessario titolo edilizio, senza che sia necessaria una specifica motivazione in relazione al tempo trascorso o alla comparazione con gli interessi privati coinvolti. La necessità del previo rilascio del titolo edilizio sussiste anche per opere realizzate anteriormente all'entrata in vigore della legge urbanistica n. 1150/1942, qualora l'area in cui insiste il fabbricato fosse stata assoggettata all'applicazione del regolamento edilizio comunale, come risultante da atti amministrativi non impugnati e divenuti inoppugnabili. La mancata sottoscrizione autografa di un atto amministrativo non ne determina l'inesistenza giuridica, qualora dal contesto dell'atto sia possibile accertare la provenienza e l'attribuzione all'autore.