Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46633 del 3 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46633PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso (foglio di via obbligatorio) emesso dal Questore nei confronti di un soggetto è legittimo anche se il comune inibitogli circonda da ogni lato quello di residenza, in quanto tale provvedimento, se particolarmente severo nel suo contenuto inibitorio per il destinatario, può essere eventualmente modificato, aggiornato o migliorato su richiesta dell'interessato, essendo la valutazione di tale opportunità rimessa alla sola autorità amministrativa competente. La severità della pena inflitta per la violazione reiterata del divieto di accesso è adeguatamente motivata dal giudice con il riferimento ai numerosi precedenti penali dell'imputato, senza che sia necessaria una specifica disamina di tutti gli elementi che possono consigliare o meno una particolare mitezza nell'irrogazione della pena. Inoltre, la mancata applicazione dell'istituto della continuazione tra i reati e delle attenuanti generiche è parimenti motivata in modo congruo ed immune da vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. LU. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 359/2008 CORTE APPELLO di ANCONA, del 17/04/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

MOTIVI DELLA DECISIONE…

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