Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5794 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:5794SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'informativa prefettizia interdittiva e il conseguente provvedimento di revoca dell'aggiudicazione di un appalto pubblico, afferma che: L'informativa prefettizia interdittiva antimafia, prevista dagli artt. 4 del d.lgs. n. 490/1994 e 10 del d.P.R. n. 252/1998, è una misura cautelare di polizia, preventiva e interdittiva, che prescinde dall'accertamento in sede penale di reati connessi all'associazione di tipo mafioso. È sufficiente il "tentativo di infiltrazione" mafiosa, anche se non concretamente realizzato, per giustificare l'adozione di tale provvedimento, il quale si basa su una valutazione discrezionale del Prefetto non ancorata a presupposti tipizzati normativamente. Tale valutazione, sindacabile in sede giurisdizionale solo in caso di manifesti vizi di eccesso di potere, può fondarsi su un quadro indiziario sufficientemente preciso e concordante, desunto anche da elementi quali il coinvolgimento in procedimenti penali, l'adozione di precedenti provvedimenti interdittivi, i rapporti di parentela o affinità con soggetti ritenuti contigui ad ambienti malavitosi, nonché altri fattori sintomatici di possibili condizionamenti o infiltrazioni delle organizzazioni criminali, senza che sia necessaria la prova di fatti di reato o dell'effettiva infiltrazione mafiosa nell'impresa. L'amministrazione, in presenza di una informativa prefettizia interdittiva, non gode di alcun margine di discrezionalità circa la revoca dell'aggiudicazione dell'appalto, essendo tale provvedimento doveroso ai sensi dell'art. 10, comma 2, del d.P.R. n. 252/1998.

Sentenza completa

N. 03320/2012
REG.RIC.

N. 05794/2013 REG.PROV.COLL.

N. 03320/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3320 del 2012, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
-OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’Avv. ((omissis)), con il quale sono elettivamente domiciliati presso la Segreteria di questo Tribunale;

contro

- MINISTERO DELL’INTERNO e PREFETTURA – U.T.G. DI COSENZA, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso la quale sono domiciliati per legge in Napoli alla Via A. Diaz n. 11;
- COMUNE DI CASAGIOVE, non costituito in giudizio;

nei confronti di

E.P. S.p.A., non costituita in giudizio;

per l'annullamento

quanto al ricorso …

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