Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12558 del 27 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12558PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, con contestuale obbligo di presentazione ad un ufficio o comando di polizia, previsto dalla L. 13 dicembre 1989, n. 401, art. 6, commi 1 e 2, può legittimamente riferirsi anche agli incontri c.d. "amichevoli" che siano stati programmati e pubblicizzati attraverso i normali strumenti di diffusione in modo da essere previamente conoscibili dall'interessato. Il giudice della convalida è tenuto a motivare sia sulla congruità della misura che sulla necessità, proporzionalità ed adeguatezza di un plurimo obbligo di comparizione imposto al destinatario della misura, in considerazione della loro diretta incidenza sulla libertà personale. Nei confronti della persona già destinataria del divieto, la durata del nuovo divieto e della prescrizione non può essere inferiore a cinque anni e superiore a dieci anni, senza che ciò esima il giudice della convalida da una compiuta valutazione dei fatti indicati dall'autorità di P.S., al fine di verificare la riconducibilità delle condotte alle ipotesi previste dalla norma e la loro attribuibilità al soggetto, né dal dare conto, in motivazione, del proprio convincimento in ordine alla pericolosità concreta e attuale del destinatario del provvedimento. La presunzione di pericolosità ha carattere di assolutezza solo quando il nuovo divieto viene applicato per fatti commessi nel triennio successivo alla cessazione di quello precedente, laddove, superato tale periodo, la presunzione diviene relativa, proprio in virtù del meccanismo riabilitativo previsto dall'art. 6, comma 8-bis, a favore dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/08/2022 del GIP TRIBUNALE di LA SPEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCARCELLA ALESSIO;
lette le conclusioni del PG Dott. PRATOLA Gianluigi, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso, trattato a norma dell'articolo 611 c.p.p..
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza 13.08.2022, il GIP/Tribunale della Spezia ha convalidato, a norma della L. n. 401 del 1989, articolo 6, il provvedimento del Questore 29.07.202…

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