Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8506 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8506PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il condannato per il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione può essere ammesso alla liberazione condizionale solo se risulta che egli abbia collaborato con la giustizia ai sensi dell'art. 58-ter della legge n. 354 del 1975, ovvero che l'integrale accertamento dei fatti e delle responsabilità, operato con sentenza irrevocabile, abbia reso comunque impossibile un'utile collaborazione. Il mancato adempimento di tale condizione, dipendente da una precisa scelta del condannato di non collaborare, nonostante la possibilità di farlo, comporta il rigetto dell'istanza di ammissione alla liberazione condizionale, anche in presenza di un percorso rieducativo positivo, in quanto il beneficio è subordinato al rispetto dei presupposti previsti dall'art. 4-bis, comma 1, della legge n. 354 del 1975, come modificato dalla legge n. 203 del 1991. La valutazione circa l'impossibilità della collaborazione deve essere effettuata dal giudice di sorveglianza sulla base di una motivazione adeguata, che tenga conto della condotta processuale del condannato e delle concrete possibilità di collaborazione, senza che rilevi la circostanza che i fatti siano stati comunque accertati. Il rigetto dell'istanza di liberazione condizionale, fondato sull'assenza dei presupposti di cui all'art. 4-bis, comma 1, non può essere censurato per contraddittorietà o illogicità, in quanto la decisione è correttamente ancorata alla normativa di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di KA. El. , nato in (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 16 luglio 2008 dal Tribunale di sorveglianza di Venezia;

udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l&#x…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.