Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10415 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:10415SENT

Massima

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Il rilascio di un nuovo provvedimento amministrativo, in sostituzione di quello precedentemente adottato e non impugnato, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente originario, rendendo il ricorso improcedibile. Il principio di diritto è che, quando l'amministrazione adotta un nuovo provvedimento che sostituisce integralmente quello precedente, non impugnato, il ricorso avverso il primo provvedimento diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il ricorrente non ha più alcun interesse concreto ed attuale alla decisione sul ricorso originario. Ciò in quanto il nuovo provvedimento, adottato in sostituzione di quello precedente, ha fatto venir meno la lesione lamentata dal ricorrente, essendo espressione di una nuova determinazione amministrativa che ha superato e sostituito integralmente la precedente. In tali casi, il giudice amministrativo non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso, non essendo più possibile una pronuncia utile ed efficace. Tale principio trova applicazione anche quando il nuovo provvedimento, pur non essendo identico al precedente, ne costituisce una riedizione, in quanto espressione di una nuova determinazione amministrativa che ha superato e sostituito integralmente la precedente. In tali ipotesi, il ricorso originario diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo più possibile una pronuncia utile ed efficace del giudice amministrativo.

Sentenza completa

N. 01046/2006
REG.RIC.

N. 10415/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01046/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1046 del 2006, proposto da:
Ferru Carla e Bott Emanuela, rappresentate e difese dall'avv. Giulio Lais, con domicilio eletto presso Giulio Lais in Roma, via Claudio Monteverdi n. 20;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Luigi D’Ottavi, con domicilio eletto presso il difensore nella sede dell’Avvocatura dell’Ente, situata in Roma, via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della nota n. 127485/05 del 6 dicembre 2005, con la quale l’Ufficio Speciale Edilizia del Comune di Roma (U.S.C.E.) ha comunicato alle ricorrenti di a…

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