Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42893 del 21 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42893PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso l'organizzazione di viaggi e il conseguimento di denaro in violazione delle disposizioni vigenti e a fini di lucro, costituisce un reato grave, la cui condotta è caratterizzata da un marcato disvalore sociale e da un cinico sfruttamento della condizione di bisogno e difficoltà delle vittime. Il giudice, nel valutare la pena, deve tenere conto della gravità del fatto, desunta non solo dalla previsione normativa, ma anche dalle concrete modalità attuative della condotta illecita, che denotano un atteggiamento di spregiudicata e spregevole approfittamento della situazione di vulnerabilità delle persone offese. In tali casi, il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche risulta precluso, in ragione dell'esigenza di assicurare una risposta sanzionatoria adeguata alla riprovevolezza del comportamento tenuto dall'agente. La nomina di un interprete per i testimoni stranieri non costituisce un obbligo automatico, ma presuppone l'accertamento della loro effettiva incapacità di comprendere e parlare la lingua italiana, tale da pregiudicare la chiarezza e la genuinità della loro deposizione sui fatti essenziali. Infine, la regolarità delle notifiche effettuate presso il difensore dell'imputato, in conformità alle norme di rito, fonda la presunzione della conoscenza legale degli atti da parte del destinatario, senza che possano essere utilmente dedotte censure di carattere generale sulla legittimità del sistema processuale contumaciale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco Maria - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FE. PO. ER. PA. PR. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2216/2009 CORTE APPELLO di Palermo del 15/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19 maggio 2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. Angela Tardio;

udito il Procuratore Generale Dott. Enrico Delehaye, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Ottorino Agati, …

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