Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1816 del 2021

ECLI:IT:TARSA:2021:1816SENT

Massima

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Il condono edilizio ex art. 39 della legge n. 724/1994 può essere concesso anche in relazione ad opere realizzate in difformità dal titolo edilizio originario, purché non in contrasto con vincoli di inedificabilità preesistenti, in quanto tale normativa consente di sanare anche le difformità dai rilasciati titoli abilitativi, senza essere soggetta al vincolo di doppia conformità di cui all'art. 36 del d.p.r. n. 380/2001. L'amministrazione comunale, nel rigettare l'istanza di condono, ha l'onere di motivare adeguatamente in ordine alla sussistenza di tali preclusioni, non potendo limitarsi a meri rilievi congetturali o a considerazioni meramente procedurali, come la mancata comunicazione dei motivi ostativi ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990. Inoltre, la mera variazione delle finiture esterne dell'opera, riscontrabile al momento della presentazione dell'istanza di condono, non costituisce di per sé elemento sufficiente per ritenere che l'abusiva trasformazione del manufatto sia stata realizzata in epoca successiva, dovendosi piuttosto presumere che si tratti di un intervento migliorativo di una struttura già in precedenza adibita a diversa destinazione d'uso.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/07/2021

N. 01816/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01659/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1659 del 2019, proposto da
SPV Ieffe Due S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Mazzarolli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ascea, non costituito in giudizio;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliataria ex lege in Salerno, corso Vittorio Emanuele, 58;

nei confronti

Sabia Solone, non costituito in giudizio;

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