Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 499 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:499SENT

Massima

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Il titolare di un chiosco non può occupare abusivamente suolo pubblico adiacente al proprio esercizio, anche se in passato fosse stato autorizzato, in quanto l'occupazione senza la necessaria concessione amministrativa è illegittima e comporta l'obbligo di rimozione dei manufatti e degli arredi installati. L'amministrazione comunale è tenuta a negare il subentro nella concessione scaduta e ad ordinare lo sgombero dell'area occupata abusivamente, non essendo sufficiente l'autorizzazione limitata al solo chiosco. L'occupazione abusiva di suolo pubblico, anche se protratta nel tempo, non può essere sanata e legittimata, in quanto contrasta con il principio di legalità che impone il rispetto delle norme in materia di concessioni demaniali. L'amministrazione, pertanto, non può esimersi dall'adottare i provvedimenti di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi, a tutela del pubblico interesse alla corretta gestione e utilizzazione del demanio comunale. Tali principi trovano applicazione anche quando l'occupazione abusiva riguardi aree sottoposte a vincolo ambientale, la cui tutela prevale sugli interessi privati del concessionario. L'amministrazione, inoltre, non può essere vincolata da eventuali precedenti provvedimenti di autorizzazione o concessione, qualora risulti successivamente l'illegittimità dell'occupazione, essendo tenuta a rimuovere gli effetti degli atti illegittimi adottati in passato.

Sentenza completa

N. 02241/2011
REG.RIC.

N. 00499/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02241/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2241 del 2011, proposto da:
IL CHIOSCHETTO DI COSMO ROMBOLÀ, rappresentato e difeso dall’avv. Ermanno Vaglio, presso il cui studio è elettivamente domiciliato in Milano, via Vittor Pisani, n. 20

contro

COMUNE DI MILANO, rappresentato e difeso dagli avv.ti Maria Rita Surano, Antonella Fraschini, Ruggero Meroni, Irma Marinelli, Anna Maria Pavin, Maria Sorrenti, Anna Tavano e Loredana Mattaliano, elettivamente domiciliato presso gli uffici della Avvocatura comunale in Milano, via Andreani, n. 10

per l’annullamento:

- del provvedimento n. 189489/11 in data 8.6.2011, successivamente notificato, …

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