Il concorso morale nel reato sessuale su minori si configura quando l'indagato, pur non essendo l'autore materiale, abbia comunque agevolato o favorito in modo consapevole e volontario la commissione degli atti sessuali, anche senza trarne un diretto vantaggio economico, attraverso condotte quali la mancata opposizione, l'omessa denuncia o la tolleranza delle condotte abusive. In tali casi, la gravità indiziaria e le esigenze cautelari possono essere integrate da elementi indiretti, come la reiterazione delle condotte, la condizione di minorazione psichica delle vittime e il contesto di indigenza familiare, che denotano l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione del reato, non fronteggiabile con misure meno gravose rispetto all'ordine di presentazione alla polizia giudiziaria. La valutazione delle esigenze cautelari, se adeguatamente motivata, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non emergano nuovi elementi fattuali sopravvenuti, deducibili con istanza di revoca o modifica della misura.