La nullità della notifica del decreto di citazione a giudizio all'imputato è suscettibile di sanatoria qualora non risulti inidonea a determinare la conoscenza effettiva dell'atto da parte del destinatario, essendo necessario che l'imputato rappresenti al giudice di non averne avuto conoscenza e indichi gli specifici elementi a sostegno di tale affermazione. L'omissione della notifica del decreto di citazione al difensore, pur integrando una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178 c.p.p., lett. c), è parimenti suscettibile di sanatoria ai sensi dell'art. 184 c.p.p. in caso di successiva comparizione in giudizio del nuovo difensore di fiducia dell'imputato. La mancanza di un formale provvedimento di revoca della dichiarazione di contumacia costituisce una mera irregolarità, non essendo prevista alcuna sanzione processuale, atteso che la presenza in udienza dell'imputato già dichiarato contumace determina il venir meno della contumacia stessa. L'inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equa a favore della cassa delle ammende, nonché la rifusione in favore della parte civile delle spese sostenute per il grado di giudizio.