Il danneggiamento aggravato, in ragione della contestualità con condotte di violenza alle persone, è reato di competenza del tribunale monocratico e non del giudice di pace, in quanto procedibile d'ufficio e, pertanto, non estinguibile per remissione di querela da parte della persona offesa. Il principio di diritto espresso nella sentenza è che il danneggiamento aggravato, quando contestuale a condotte di violenza alle persone, integra un reato di competenza del tribunale monocratico e non del giudice di pace. Ciò in quanto il danneggiamento aggravato, essendo procedibile d'ufficio ai sensi dell'art. 635 co. 2 n. 1 c.p., non è estinguibile per remissione di querela da parte della persona offesa. La Corte di Cassazione, pertanto, ha annullato la sentenza del giudice di pace che aveva dichiarato il non doversi procedere per intervenuta remissione di querela, disponendo la trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica presso il tribunale competente per l'ulteriore corso del procedimento.