Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'ambito di una procedura espropriativa per la realizzazione dell'asse ferroviario Napoli-Bari, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La mancata notifica del decreto di occupazione d'urgenza al destinatario, pur incidendo sull'opponibilità dell'atto, non ne inficia la validità, essendo il provvedimento già completo di tutti i suoi elementi essenziali. 2. Il piano particellare degli espropri che contempla le aree oggetto del provvedimento impugnato soddisfa il requisito di legge, non essendo necessaria l'approvazione di una variante al progetto definitivo. 3. L'ordinanza di occupazione d'urgenza è sufficientemente motivata, in quanto la dichiarazione di indifferibilità, urgenza e pubblica utilità dei lavori ferroviari deriva direttamente dalla legge, senza necessità di ulteriori accertamenti. 4. La mera facoltà, e non l'obbligo, per i tecnici incaricati di effettuare rilievi e attività preparatorie prima dell'esproprio non rende illegittimo il provvedimento. 5. L'adozione contestuale di un decreto di occupazione d'urgenza preordinata all'espropriazione e di un'ordinanza di occupazione temporanea non inficia la legittimità dei singoli provvedimenti, purché ciascuno rispetti i requisiti di legge per la propria specifica fattispecie.