Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 110 del 2020

ECLI:IT:TARPA:2020:110SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di legittimo affidamento costituisce un cardine fondamentale dell'azione amministrativa, mutuato dall'ordinamento comunitario e operante nel nostro sistema sin dalla fine degli anni '70 del secolo scorso. Tale principio impone all'amministrazione di agire nel rispetto della certezza delle situazioni giuridiche soggettive e degli interessi privati consolidatisi nel tempo, in assenza di un prevalente interesse pubblico che giustifichi il sacrificio di tali posizioni. Pertanto, l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, a distanza di oltre 13 anni dalla sua adozione, in assenza di una adeguata e specifica motivazione sull'interesse pubblico sotteso a tale esercizio del potere di riesame, integra una violazione del principio di legittimo affidamento. Ciò in quanto il notevole lasso di tempo trascorso comporta il consolidamento della situazione giuridica soggettiva del privato, la cui tutela prevale sull'interesse al mero ripristino della legalità, salvo che non sussistano ragioni imperative di interesse generale che giustifichino il sacrificio di tale posizione. Inoltre, il termine di 18 mesi per l'esercizio del potere di autotutela, introdotto dalla legge n. 124/2015, non può trovare applicazione retroattiva rispetto ai provvedimenti adottati anteriormente alla sua entrata in vigore, dovendosi ritenere che tale termine decorra dalla data di efficacia della nuova disciplina, fermo restando il rispetto del generale principio di ragionevolezza del termine di esercizio del potere di riesame. In definitiva, l'annullamento in autotutela di un provvedimento amministrativo, a distanza di oltre 13 anni dalla sua adozione, in assenza di una adeguata e specifica motivazione sull'interesse pubblico sotteso a tale esercizio del potere di riesame, integra una violazione del principio di legittimo affidamento, tutelato come principio generale dell'ordinamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/01/2020

N. 00110/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02532/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2532 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via ((omissis)), n. 95;

contro

l’Università degli Studi di Palermo, in persona del Rettore
pro tempore
, il Ministero della Salute, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui uffici, siti in Palermo, via ((omissis)) n. 6, sono per legge domiciliati;
il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in persona …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.