Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25046 del 4 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:25046PEN

Massima

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Il giudice, in caso di patteggiamento per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, può disporre la confisca facoltativa del denaro trovato in possesso dell'imputato solo quando sussiste un nesso di pertinenzialità tra tale denaro e l'attività illecita contestata, non potendosi ritenere automaticamente che il denaro costituisca il provento di precedenti cessioni di droga non oggetto del procedimento. Pertanto, la confisca del denaro è legittima solo ove il giudice motivi adeguatamente l'esistenza di tale nesso di pertinenzialità, non essendo sufficiente il mero rinvenimento del denaro in concomitanza con l'illecita detenzione di stupefacenti. In assenza di tale motivazione, il denaro deve essere restituito all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso sentenza del 26/07/2018 del Tribunale di Venezia;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la richiesta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Venezia, con sentenza del 27 luglio 2018 pronunciata ex articolo 444 c.p.p., ha appli…

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