Cassazione civile Sez. III sentenza n. 800 del 15 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:800CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il legittimo esercizio del diritto di cronaca, quale causa di esclusione della responsabilità per diffamazione, ricorre quando la pubblicazione di notizie, pur potenzialmente lesive dell'altrui reputazione, sia caratterizzata dalla verità oggettiva o putativa dei fatti riferiti, dalla sussistenza di un interesse pubblico all'informazione e dalla forma civile e contenuta dell'esposizione, senza eccedere lo scopo informativo. Anche quando la narrazione di determinati fatti sia esposta insieme alle opinioni dell'autore dello scritto, costituendo nel contempo esercizio di cronaca e di critica, la valutazione della continenza richiede un bilanciamento dell'interesse individuale alla reputazione con quello alla libera manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantita, ravvisabile nella pertinenza della critica all'interesse dell'opinione pubblica alla conoscenza non del fatto oggetto di critica, ma di quella interpretazione del fatto, che costituisce, assieme alla continenza, requisito per l'esimente dell'esercizio del diritto di critica. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'operatività della scriminante del diritto di cronaca e di critica, deve compiere una valutazione complessiva del contesto in cui le notizie sono state pubblicate, tenendo conto della rilevanza pubblica dei soggetti coinvolti, dell'interesse generale alla conoscenza dei fatti narrati e del bilanciamento tra il diritto all'informazione e quello alla reputazione, accertando la veridicità oggettiva o putativa delle notizie, la loro pertinenza all'interesse pubblico e la forma civile e contenuta della loro esposizione, anche quando la narrazione sia accompagnata da opinioni e valutazioni critiche dell'autore. Tale valutazione, se sorretta da adeguata e logica motivazione, è insindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRIFONE Francesco - Presidente

Dott. D'ALESSANDRO Paolo - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - rel. Consigliere

Dott. GIACALONE Giovanni - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 26897/2010 proposto da:

(OMISSIS) (OMISSIS), FALLIMENTO N. (OMISSIS) (OMISSIS) SA (gia' (OMISSIS) S.A.) UFFICIO FALLIMENTI DEL DISTRETTO DI LUGANO in persona del Sig. (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che li rappresenta e difende giusta delega in atti;

- ricorrenti -

contro

(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS) S.P.A. (OMISSIS) (nuova denominazione della (OMISSIS) S.P.A.), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMIS…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.