Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1833 del 18 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1833PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'applicazione di una misura di prevenzione personale, è tenuto a verificare in concreto la sussistenza della pericolosità sociale attuale del proposto, anche quando questa sia desunta da precedenti condanne penali, senza poter presumere tale pericolosità sulla base della sola pregressa attività delittuosa o dello stato di detenzione in corso. Il giudizio di pericolosità deve trovare riscontro in dati fattuali concreti ed effettivamente espressivi della circostanza, nonché essere sostenuto da una puntuale motivazione sul requisito dell'attualità, senza potersi limitare ad un mero richiamo alle precedenti condanne ormai risalenti nel tempo. Il provvedimento che ometta tale verifica in concreto della pericolosità attuale del proposto, basandosi esclusivamente su elementi di fatto non più attuali, è pertanto carente di motivazione e deve essere annullato con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 27/3/2015 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha richiesto l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO

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