Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7528 del 25 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7528PEN

Massima

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Il concorso tra il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. e il reato di traffico di sostanze stupefacenti ex art. 74 d.P.R. n. 309/1990 sussiste quando i soggetti impegnati esclusivamente nel traffico di droga agiscano nella consapevolezza che tale attività sia gestita dall'associazione mafiosa, in quanto in tal modo contribuiscono causalmente alla realizzazione di una delle finalità tipiche del predetto sodalizio criminale. Pertanto, la condotta partecipativa all'associazione mafiosa può essere integrata anche dalla partecipazione al traffico di stupefacenti, qualora tale attività sia riconducibile all'associazione e i soggetti ne siano consapevoli, in quanto in tal modo essi forniscono un apporto significativo e consapevole all'attività del gruppo mafioso, contribuendo al raggiungimento delle sue finalità, quali l'arricchimento dei sodali e il mantenimento degli associati detenuti e delle loro famiglie. Le conversazioni intercettate, che evidenziano il coinvolgimento dell'indagato in questioni inerenti all'attività di spaccio e ai contrasti tra gruppi criminali, nonché il suo intervento per risolvere tali conflitti invocando la comune matrice mafiosa, costituiscono gravi indizi della sua condotta partecipativa sia all'associazione mafiosa che al traffico di stupefacenti, in quanto sintomatici di un apporto significativo e consapevole all'attività dei gruppi di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO E. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/7/2020 del Tribunale di Catania;
udita la relazione svolta dal Consigliere Emilia Anna Giordano;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) impugna l'ordinanza del 13 luglio 2020 con la quale il Tribunale di Catania ha rigettato la richiesta di riesame avv…

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