La natura giuridica di una società per azioni costituita per la gestione di un servizio pubblico, come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, non è determinata dalla natura pubblica del servizio svolto o dalla presenza di partecipazione pubblica nel capitale sociale, ma dalla sua veste formale di società di diritto privato. Pertanto, il reato di truffa commesso in danno di tale società non integra l'aggravante prevista dall'art. 640, comma 2, n. 1 c.p. relativa alla natura pubblica della persona offesa, in quanto la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio riguarda solo i soggetti che operano per conto della società e non la società stessa, che rimane un ente di diritto privato. Tale principio si applica anche alle società d'ambito costituite per la gestione dei servizi pubblici locali, le quali, pur essendo finalizzate alla realizzazione di interessi pubblici e sottoposte a specifiche forme di controllo e vigilanza, mantengono la veste formale di società per azioni, con la conseguente esclusione dell'aggravante di cui all'art. 640, comma 2, n. 1 c.p. per i reati commessi in loro danno. La natura pubblica del servizio svolto e la presenza di partecipazione pubblica nel capitale sociale rilevano solo ai fini della qualifica dei soggetti agenti come pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, ai sensi degli artt. 357 e 358 c.p., ma non determinano la natura giuridica pubblica della società, che rimane un ente di diritto privato.