Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34057 del 9 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:34057PEN

Massima

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La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l'uso di un social network, come Instagram o Facebook, integra un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'art. 595, comma terzo, c.p., in quanto la condotta è potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato, o comunque quantitativamente apprezzabile, di persone. Perché si configuri il reato di diffamazione, e non la fattispecie depenalizzata di ingiuria aggravata dalla presenza di più persone, è necessario che tra l'offensore e l'offeso non sia possibile instaurare un rapporto diretto, reale o virtuale, che garantisca a quest'ultimo un contraddittorio immediato, attuato con modalità tali da assicurare una sostanziale "parità delle armi". Costituisce legittimo esercizio del diritto di critica politica la diffusione, con mezzo di pubblicità, di giudizi negativi circa condotte biasimevoli poste in essere da amministratori pubblici, purché la critica prenda spunto da una notizia vera, si connoti di pubblico interesse e non trascenda in un attacco personale, superando i limiti della continenza. La liquidazione dei danni morali, attesa la loro natura, avviene in via equitativa, essendo sufficiente l'indicazione dei fatti materiali tenuti in considerazione e del percorso logico posto a base della decisione, senza la necessità di indicare analiticamente i calcoli effettuati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. MICCOLI Grazia Rosa Anna - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Relatore

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. CAVALLONE Luciano - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa.So. nato a C il (Omissis)
avverso la sentenza del 19/09/2023 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di SASSARI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALFREDO GUARDIANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PAOLA FILIPPI che ha concluso chiedendo
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con la sentenza di cui in epigrafe la corte di appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, confermava la sentenza con cui il Tribunale di Nuoro, in data 8.3.2022, decidendo in sede di giudiz…

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