Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 855 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:855SENB

Massima

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Il diniego di rilascio del titolo abilitativo alla guida (patente di guida) fondato sull'insussistenza originaria o sopravvenuta dei requisiti morali di cui all'art. 120 del Codice della Strada configura una controversia relativa a un diritto soggettivo, la cui cognizione spetta al giudice ordinario e non al giudice amministrativo. Ciò in quanto il provvedimento di diniego, pur incidendo sulla posizione giuridica del destinatario, non ha natura degradatoria, non determinando la perdita di una posizione di vantaggio già acquisita, ma impedendo soltanto il conseguimento di un nuovo titolo abilitativo. Pertanto, in assenza di deroghe ai comuni criteri di riparto della giurisdizione, la controversia relativa a un provvedimento di diniego di rilascio della patente di guida per carenza dei requisiti morali di cui all'art. 120 del Codice della Strada rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non in quella del giudice amministrativo.

Sentenza completa

N. 13453/2015
REG.RIC.

N. 00855/2016 REG.PROV.COLL.

N. 13453/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 13453 del 2015, proposto da:
Salvatore Sibio, rappresentato e difeso dall’avv. Giovanni Nunnari, presso il cui studio in Roma, Via Ettore Ximenes n. 15, ha eletto domicilio;

contro

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ufficio della Motorizzazione di Roma;

per l'annullamento

del provvedimento emesso dall’Ufficio della Motorizzazione di Roma il 30.9.2015, con cui è stato disposto il diniego di rilascio del titolo abilitativo alla guida

nonché per la condanna

dell’amministrazione al risarcimento dei danni.

Visti il ricorso e…

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