Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4035 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4035PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giornalista, nell'esercizio del diritto di cronaca, ha il dovere di verificare con diligenza la veridicità delle informazioni acquisite da fonti confidenziali, anche se relative a indagini in corso, prima di diffonderle attraverso il mezzo stampa. Qualora il giornalista ometta tale verifica e pubblichi notizie palesemente false e gravemente lesive della reputazione altrui, egli commette il reato di diffamazione a mezzo stampa, mentre il direttore responsabile della testata giornalistica è chiamato a rispondere per l'omesso controllo sul contenuto dell'articolo. La mera buona fede del giornalista nell'affidamento sulla fonte confidenziale non è sufficiente ad escludere la responsabilità penale, essendo necessario che il giornalista abbia effettivamente svolto gli accertamenti necessari per accertare l'attendibilità delle informazioni prima della pubblicazione. Inoltre, la sproporzione tra la gravità delle affermazioni diffamatorie e l'effettiva entità dei fatti oggetto di cronaca, anche se relativi a indagini in corso, integra un ulteriore elemento di illiceità della condotta, non potendo il diritto di cronaca giustificare ricostruzioni giornalistiche arbitrarie e offensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CATENA R. - rel. Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS), parte civile costituita;
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 17/09/2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Rossella Catena;
udito il Sostituto Procuratore Generale, in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che si e' rimesso alla Corte per il ricorso della parte civile ed ha chiesto il rigetto del ricorso dell'imputato;
udito l'avv.to …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.