Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 7597 del 25 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7597PEN

Massima

Il giudice, accertato un errore materiale nell'indicazione del cognome di una parte in una sentenza, deve procedere alla correzione di tale errore, in quanto l'esatta indicazione del nominativo costituisce un elemento essenziale del provvedimento giurisdizionale, la cui mancanza o inesattezza può pregiudicare l'identificazione del soggetto destinatario degli effetti della pronuncia. La correzione dell'errore materiale, essendo finalizzata a ripristinare la correttezza formale dell'atto, non richiede la sospensione degli effetti del provvedimento impugnato, in quanto non incide sul merito della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 18313/2006 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 29/01/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO FUMU;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FEBBRARO Giuseppe.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

che Lo. Ro. ha proposto ricorso straordinario per la correzione dell'errore materiale consistente nell'erronea ind…

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