Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 5426 del 8 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:5426PEN

Massima

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Il giudice che pronunci condanna, ovvero sentenza di applicazione della pena concordata dalle parti, per una delle ipotesi di reato di cui all'articolo 186 del Codice della Strada e sostituisca la pena con il lavoro di pubblica utilità, ai sensi dell'articolo 186, comma 9-bis, è tenuto a quantificare la sospensione della patente di guida nei limiti edittali e a disporre, ove prevista, la confisca del veicolo; contestualmente, deve ordinare la sospensione dell'efficacia di tali statuizioni fino alla valutazione dello svolgimento del lavoro di pubblica utilità, all'esito positivo del quale potrà essere dichiarata l'estinzione del reato, ridotta della metà la sanzione della sospensione e revocata la confisca. Ciò in quanto la confisca del veicolo, prevista dall'articolo 186, comma 2, lettera c), del Codice della Strada, è di obbligatoria applicazione con la sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, svolgendo il prefetto un ruolo meramente esecutivo della statuizione adottata dal giudice penale; pertanto, in caso di omissione da parte del giudice di merito, la Corte di Cassazione può disporre direttamente la confisca ai sensi dell'articolo 620, lettera l), del codice di procedura penale. Il principio di diritto espresso dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, cui il Collegio aderisce, è volto a garantire il rispetto delle disposizioni costituzionali di cui all'articolo 111, commi 6 e 7, della Costituzione, nonché degli articoli 568, comma 2, e 606, comma 2, del codice di procedura penale, in quanto le sanzioni amministrative accessorie, non essendo oggetto di negoziazione tra le parti, non possono ritenersi immuni dal controllo di legittimità secondo i criteri ordinari previsti dall'articolo 606 del codice di procedura penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. ANTEZZA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI POTENZA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/05/2022 del TRIBUNALE di POTENZA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO ANTEZZA;
lette le conclusioni del PG nel senso dell'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe il Tribunale di Potenza ha applicato la pena (sostituendola con i lavori di pubblica…

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