Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51871 del 16 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51871PEN

Massima

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Il terzo estraneo al procedimento penale, che rivendichi per la prima volta la titolarità di beni oggetto di confisca in sede esecutiva, ha diritto alla particolare tutela derivante dalla sequenza procedimentale prevista dagli articoli 676, 667 comma 4 e 666 c.p.p., che prevede una prima valutazione "de plano" e una successiva valutazione di merito nel contraddittorio, non potendo il giudice dell'esecuzione limitarsi a confermare il precedente provvedimento di rigetto senza procedere a tale nuovo esame. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione mira a garantire il diritto di difesa del terzo estraneo, assicurandogli la possibilità di una duplice valutazione della sua posizione e della sua pretesa sulla titolarità del bene confiscato, al fine di evitare che la confisca possa incidere ingiustificatamente sulla sua sfera giuridica. Tale tutela rafforzata si giustifica in ragione della posizione di terzietà rispetto al procedimento penale in cui è stata disposta la confisca, nonché della necessità di bilanciare adeguatamente l'interesse pubblico alla confisca con il diritto di proprietà del soggetto estraneo al reato. Il giudice dell'esecuzione, pertanto, non può esimersi dall'esaminare nel merito l'opposizione proposta dal terzo, essendo tenuto a valutare compiutamente la fondatezza della sua pretesa sulla base del contraddittorio e degli elementi probatori offerti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonell - Presidente

Dott. SARACENO Ros - Rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/09/2017 del TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata e la trasmissione degli atti al Tribunale di Roma.
RITENUTO IN FATTO
1. Nell'ambito di p…

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