Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18292 del 22 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18292PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve esaminare in modo approfondito e motivato tutte le circostanze specifiche, anche favorevoli all'indagato, che possono incidere sulla sua pericolosità sociale e sull'adeguatezza della misura, senza limitarsi a considerazioni generiche sulla gravità del reato contestato e sul precedente penale. Particolare rilievo deve essere attribuito agli elementi indicativi di un percorso di riabilitazione e di reinserimento sociale dell'indagato, come l'ammissione al regime di semilibertà e l'assenza di nuovi reati durante tale periodo, i quali possono giustificare l'adozione di una misura cautelare meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza 6/11/2012 del Tribunale per il riesame di Palermo;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. SPINACI Sante che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 6/11/2012, il Tribunale del riesame di Palermo …

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