Consiglio di Stato sentenza n. 2190 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:2190SENT

Massima

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L'occupazione di suolo pubblico senza il previo rilascio di una regolare concessione da parte dell'amministrazione competente deve essere considerata abusiva, anche qualora in un primo momento si fosse formato il silenzio assenso sulla relativa domanda. Infatti, l'istituto del silenzio assenso non trova applicazione nei procedimenti concessori, come quello relativo all'occupazione di suolo pubblico, in assenza di una specifica previsione normativa che lo preveda espressamente. Pertanto, l'amministrazione conserva il potere-dovere di accertare l'abusività dell'occupazione e di adottare i conseguenti provvedimenti di ripristino dello stato dei luoghi, indipendentemente dalla pendenza di eventuali procedimenti sanzionatori per la violazione delle norme in materia di circolazione stradale. Inoltre, il subentro di un nuovo soggetto nella gestione dell'attività esercitata sull'area abusivamente occupata non determina alcun effetto sanante rispetto all'originaria illegittimità dell'occupazione, non essendo possibile il consolidamento di una situazione di fatto contra ius. In tali casi, l'amministrazione può legittimamente disporre la cessazione dell'occupazione abusiva e la chiusura temporanea dell'esercizio commerciale, al fine di ripristinare lo stato dei luoghi, senza che ciò integri un eccesso di potere.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/05/2017

N. 02190/2017REG.PROV.COLL.

N. 07067/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 7067 del 2016, proposto da:
Shamrock s.r.l. e Beer & Food s.r.l., in persona dei rispettivi rappresentanti legali in carica, rappresentate e difese dall'avvocato Gianfranco Di Meglio, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, via Innocenzo XI, n. 8;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avvocati Rosalda Rocchi e Alessandro Rizzo, con i quali è domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Lazio - Roma, Sezione II TER, n. 6454/2016, resa tra le parti,…

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