Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 7072 del 25 novembre 1983

ECLI:IT:CASS:1983:7072CIV

Massima

Massima ufficiale
In tema di disciplina delle trasmissioni radio e televisive, nella normativa di cui alla legge 14 aprile 1975 n. 103, le scelte ed i provvedimenti adottati dalla commissione bicamerale per l'indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi integrano atti di indirizzo politico resi da un organo delle due camere nell'ambito dell'esercizio del monopolio statale di detti servizi, non atti amministrativi, e, come tali, non sono suscettibili di sindacato in sede giurisdizionale. Questo principio va affermato, con riguardo all'accesso alle trasmissioni di tribuna politica e di tribuna per i "referendum", in relazione alla disciplina dettata dalla legge 4 aprile 1956 n. 212 e dalla legge 25 maggio 1970 n. 352, anche per i provvedimenti con cui detta commissione, nel dare contenuto al diritto di accesso alle trasmissioni stesse dei partiti politici o dei comitati promotori di "referendum", fissi modalità e ripartizione dei tempi tecnici. Ciò manifestamente non pone la normativa delle citate leggi in contrasto con i precetti di cui agli artt. 21, 24, 43, 55, 64, 95 e 113 della costituzione, tenuto conto che detta commissione, quale struttura di coordinamento fondata sull'autonomia regolamentare delle camere, non interferisce sul principio costituzionale del bicameralismo, che le sue attribuzioni non implicano un indebito esautoramento del governo di poteri o responsabilità riservategli dalla costituzione, che i suddetti provvedimenti attengono alla gestione politica degli interessi della collettività ad una completa informazione, a fronte della quale non sono configurabili posizioni di diritto soggettivo o di interesse legittimo, bensì di mero interesse di fatto (o semplice) dei ricordati aspiranti all'uso del mezzo audiovisivo.

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