Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8565 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:8565SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare i ricorsi proposti da alcuni soggetti privati avverso i provvedimenti comunali di diniego delle domande di condono edilizio e di successiva ordinanza di demolizione degli immobili abusivi, ha stabilito i seguenti principi di diritto: 1. La disciplina del condono edilizio introdotta dalla legge n. 47 del 1985 e successive modifiche, in particolare l'art. 40, comma 6, che consente la presentazione della domanda di sanatoria entro 120 giorni dall'atto di trasferimento dell'immobile oggetto di procedure esecutive, è applicabile alle fattispecie in cui il dante causa dei ricorrenti aveva acquistato gli immobili abusivi in forza di procedura esecutiva iniziata per ragioni creditorie risalenti rispetto alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 269 del 2003 sul terzo condono edilizio. Pertanto, in tali casi, le domande di sanatoria non possono essere valutate sulla base dei limiti restrittivi determinati dalla successiva legge regionale n. 12 del 2004, ma devono essere esaminate alla luce della normativa previgente più favorevole. 2. L'amministrazione comunale, nel motivare il diniego delle domande di condono, deve fornire una adeguata e dettagliata istruttoria in merito alle difformità riscontrate tra le caratteristiche dichiarate negli atti di sanatoria e quelle effettivamente rilevate in sede di sopralluogo, non essendo sufficiente una generica affermazione di discordanza delle volumetrie senza la puntuale indicazione delle difformità per ogni singolo immobile. 3. L'ordinanza di demolizione degli immobili abusivi, adottata a seguito del diniego delle domande di condono, è illegittima per illegittimità derivata qualora i provvedimenti di diniego del condono siano stati annullati per vizi propri, in quanto l'accertamento della illegittimità dei provvedimenti negativi del condono rimette in discussione la stessa abusività delle opere, presupposto per l'adozione dell'ordinanza di demolizione.

Sentenza completa

N. 11345/2013
REG.RIC.

N. 08565/2016 REG.PROV.COLL.

N. 11345/2013 REG.RIC.

N. 12996/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11345 del 2013, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)) C.F. MRSSLV74P60H501L, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Archimede, 59;

contro

Comune di Cerveteri, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) C.F. MRNVLR69R15H501H, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, viale delle Milizie, 1;

sul ricorso numero di registro generale 12996 del 2014, proposto da: …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.