Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39031 del 23 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:39031PEN

Massima

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L'imputato condannato dal giudice di pace a pena pecuniaria e al risarcimento del danno verso la parte civile può proporre appello anche senza impugnare espressamente il capo relativo alla condanna al risarcimento del danno, in quanto l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna estende i suoi effetti alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna, in applicazione dell'articolo 574, comma 4, del codice di procedura penale, che trova applicazione nel procedimento davanti al giudice di pace, ai sensi del decreto legislativo 26 agosto 2000, n. 274, articolo 37. La declaratoria di inammissibilità dell'appello per mancata impugnazione espressa delle statuizioni civili viola pertanto tale disciplina normativa, essendo sufficiente l'impugnazione della sola pronuncia di condanna penale per estenderne gli effetti anche alle statuizioni civili dipendenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 24/01/2007 TRIB. di FOGGIA SEZ. DIST. di CERIGNOLA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE ((omissis));

lette le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con il provvedimento indicato in epigrafe e' stato dichiarato inammissibile l'appello proposto da Pe.Ma. …

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