Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44373 del 27 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44373PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca adottato dal giudice dell'esecuzione ai sensi degli artt. 676 e 667 c.p.p. non è suscettibile di autonoma e immediata impugnazione mediante ricorso per cassazione, dovendo essere preliminarmente proposta opposizione davanti al medesimo giudice, competente a decidere secondo il rito disciplinato dall'art. 666 c.p.p., al fine di garantire all'opponente il riesame anche nel merito del provvedimento censurato. Tale regola procedurale trova applicazione anche nell'ipotesi in cui il giudice abbia irritualmente deciso all'esito di udienza camerale partecipata ex art. 666 c.p.p., anziché de plano come prescritto dall'art. 667 c.p.p., comma 4, in quanto tale modalità decisoria, pur non conforme alla previsione normativa, consente comunque all'opponente di ottenere il riesame nel merito del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LI. LE. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 13/03/2008 CORTE ASSISE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CANZIO GIOVANNI.

Lette le conclusioni del P.G. Dr. MONETTI Vito, il quale ha chiesto qualificarsi il ricorso come opposizione davanti allo stesso Giudice.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

- che la Corte di assise d'appello di Catanzaro, con ordinanza pronunziata…

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