La destinazione urbanistica di un'area prevista dal piano regolatore non si estende al sottosuolo, il quale rimane irrilevante sotto il profilo urbanistico, salvo che non vi sia una specifica incompatibilità tra l'opera realizzata nel sottosuolo e la destinazione impressa all'area sovrastante. Pertanto, la realizzazione di autorimesse interrate non è di per sé ostativa alla sanatoria edilizia, in quanto tali opere non interferiscono con la destinazione a viabilità, parcheggi e verde pubblico impressa all'area dal piano di recupero. L'oblazione dovuta per la sanatoria edilizia deve essere calcolata sulla base della superficie complessiva degli abusi, senza applicare il coefficiente di maggiorazione previsto per gli abusi di superficie eccedente gli 800 mq, qualora la superficie totale sia inferiore a tale limite. Il credito dell'amministrazione per il pagamento dell'oblazione non è soggetto alla prescrizione triennale prevista dall'art. 35 della legge n. 47/1985, bensì alla prescrizione ordinaria decennale, in quanto la disciplina speciale di tale norma non è applicabile alle istanze di condono presentate ai sensi della legge n. 724/1994.