Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5458 del 2005

ECLI:IT:TARNA:2005:5458SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo anche in assenza di una preventiva pronuncia espressa sulla domanda di condono presentata dal privato, qualora la domanda risulti palesemente priva dei requisiti minimi necessari per l'avvio del relativo procedimento, come la mancanza della descrizione delle opere, della documentazione sullo stato dei lavori e, ove si tratti di opere realizzate su suolo condominiale, del consenso degli altri comproprietari. In tali casi, infatti, l'Amministrazione non è tenuta a pronunciarsi espressamente sulla domanda di condono prima di adottare l'ordine di demolizione, in quanto l'assenza della documentazione essenziale prevista dalla legge impedisce l'instaurazione del procedimento di sanatoria. Inoltre, anche qualora si ritenesse che l'Amministrazione avrebbe dovuto pronunciarsi sulla domanda di condono prima di disporre la demolizione, il provvedimento di demolizione non sarebbe comunque annullabile ai sensi dell'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990, in quanto l'Amministrazione ha agito nell'esercizio di un potere vincolato e il contenuto dispositivo del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso anche in caso di preventiva pronuncia sulla domanda di condono, atteso che il consenso degli altri condomini, necessario per la sanatoria di opere realizzate su suolo condominiale, non risultava acquisito. Pertanto, il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è legittimo anche in assenza di una preventiva pronuncia sulla domanda di condono, qualora questa risulti palesemente priva dei requisiti minimi necessari per l'avvio del relativo procedimento, ovvero quando, pur in caso di mancata pronuncia, il contenuto del provvedimento di demolizione non avrebbe potuto essere diverso in ragione della natura vincolata del potere esercitato e dell'assenza del consenso dei terzi interessati necessario per la sanatoria.

Sentenza completa

FATTO
1. Con atto ritualmente notificato in data 18 novembre 2003 e depositato in data 12 dicembre 2003, la ricorrente ha impugnato l'ordinanza del Comune di Marcianise in data 18 settembre 2003, con la quale le è stato ordinato di demolire entro trenta giorni, le opere abusive (consistenti in due strutture in lamiera zincata e in legno) realizzate sul suolo condominiale alla via Ve. n. 74 -76. La ricorrente deduce la violazione e falsa applicazione dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto è stato assegnato un termine inferiore a novanta giorni, e l'eccesso di potere per difetto assoluto di istruttoria e di motivazione, in quanto l'Amministrazione non ha valutato la possibilità di sanare le opere in questione, né l'interesse pubblico alla demolizione, trattandosi di manufatti che risultano realizzati da oltre venti anni, e non ha provveduto alla preventiva definizione della domanda di condono presentata in data 30 marzo 1988.
Con atto depositato…

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