Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19386 del 26 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:19386PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti può essere configurata anche nei confronti di soggetti che rivestono il ruolo di stabili acquirenti della droga, qualora emerga una durevole comunanza di scopo con gli altri partecipi, consistente nell'interesse comune ad immettere la sostanza stupefacente sul mercato del consumo, a prescindere dalla diversità degli scopi personali e degli utili dei singoli. A tal fine, rilevano elementi quali la continuità e la strutturazione dei rapporti di approvvigionamento, le modalità operative impiegate, il valore economico delle transazioni, l'inserimento in luoghi riservati e l'utilizzo di mezzi di comunicazione e di trasporto idonei, la consapevolezza dell'acquirente di far parte di un sodalizio criminale e la sua disponibilità a perpetuare il rapporto, nonché l'interesse e l'attenzione manifestati dal vertice dell'associazione per il contributo fornito dall'acquirente. Tali elementi, valutati complessivamente, possono essere ritenuti sintomatici dell'esistenza di un vincolo associativo, che supera la mera relazione sinallagmatica di mero acquisto e cessione di stupefacenti, per connotarsi come adesione al programma criminoso del sodalizio. La durata del rapporto, pur potendo essere anche limitata nel tempo, non è dirimente, purché dagli elementi acquisiti possa inferirsi l'esistenza di un sistema collaudato al quale gli agenti abbiano fatto riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massim - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/12/2019 del Tribunale di Torino;
letti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione del consigliere, Massimo Ricciarelli;
letta la requisitoria scritta del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio limitatamente al capo B8) e per il rigetto dei ricorsi nel resto;

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