Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3940 del 4 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:3940PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso nella dichiarazione concernente l'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115 del 2002, è reato di dolo generico, che deve essere rigorosamente provato, non potendo l'elemento soggettivo evincersi dalla mera condotta materiale. Pertanto, il dolo non può essere considerato in re ipsa, ma deve essere escluso quando il falso derivi da semplice leggerezza o negligenza dell'agente, non essendo punibile il falso documentale colposo. Tuttavia, l'errore del dichiarante in ordine alla nozione di reddito rilevante ai fini dell'applicazione della disciplina del patrocinio a spese dello Stato non è configurabile come errore scusabile ai sensi dell'art. 47 c.p., trattandosi di norma destinata a regolare rapporti giuridici di carattere non penale, ancorché richiamata in una disposizione penale. Inoltre, il giudizio di bilanciamento tra le circostanze aggravanti e attenuanti costituisce esercizio del potere valutativo riservato al giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità ove congruamente motivato. Infine, il diniego della sospensione condizionale della pena non può fondarsi sulla mera constatazione della ricaduta nel reato, dovendo il giudice valutare, sulla base dei parametri di cui all'art. 133 c.p., se le modalità del fatto e la personalità del condannato siano evocative di un'incapacità di controllo per il futuro, con particolare attenzione laddove la precedente condanna sia assai risalente nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. NARDIN Maura - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

Dott. PICARDI Francesca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/11/2020 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere NARDIN MAURA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CARDIA DELIA;
letta la memoria del ricorrente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 2 novembre 2020 la Corte di appello di L'Aquila ha confermato la sentenza del Tribunale di Avezzano con cui (…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.