Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29002 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29002PEN

Massima

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Il corretto esercizio del diritto di cronaca giornalistica richiede il rispetto di parametri fondamentali, quali la veridicità della notizia riportata, la sua rilevanza sociale e la continenza espressiva utilizzata. La scriminante putativa dell'esercizio del diritto di cronaca può essere configurata solo quando il giornalista abbia assolto l'onere di esaminare, controllare e verificare la notizia in modo da superare ogni ragionevole dubbio sulla sua veridicità, non essendo sufficiente il mero affidamento in buona fede sulla fonte. Inoltre, il diritto di critica, pur connotato da limiti più labili, non può mai giungere all'espressione di giudizi e valutazioni negative sulla base di fatti non veri, in quanto il limite immanente all'esercizio di tale diritto è il rispetto della dignità altrui, non potendo costituire mera occasione per gratuiti attacchi alla persona e arbitrarie aggressioni al suo patrimonio morale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SABEONE G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1648/2008 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 25/11/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per il rigetto del…

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