Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 3577 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3577SENB

Massima

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Il rilascio del permesso di costruire in sanatoria, ai sensi dell'art. 22, comma 2 della L.R. n. 15/2008, con pagamento di oblazione, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso proposto avverso il precedente provvedimento che aveva richiesto la presentazione di una domanda di permesso di costruire in sanatoria, in quanto sopravvenuta la carenza di interesse del ricorrente. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui l'Amministrazione comunale, a seguito della proposizione di un ricorso avverso il silenzio serbato sulla domanda di permesso di costruire in sanatoria, abbia successivamente rilasciato il relativo provvedimento, rendendo così improcedibile il gravame proposto contro il silenzio. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse giustifica la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione dell'andamento del giudizio e della sopravvenuta definizione della controversia.

Sentenza completa

N. 02979/2010
REG.RIC.

N. 03577/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02979/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso RG n. 2979 del 2010, proposto dalla Soc. AXA IMMOBILSPORT Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio degli stessi in Roma, via Udine, 6;

contro

il COMUNE di ROMA, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv.((omissis)), elettivamente domiciliato presso gli Uffici dell’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

del provvedimento del Comune di Roma che comunica che gli impianti sono stati realizzati in assenza del titolo autoriz…

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