Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45403 del 6 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:45403PEN

Massima

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La revoca della sospensione condizionale della pena concessa in violazione dell'art. 164, comma 4, c.p. opera di diritto, in quanto il beneficio non può essere accordato più di due volte allo stesso soggetto. Il giudice dell'esecuzione, in applicazione dell'art. 168, comma 3, c.p., è legittimato a rilevare in ogni momento l'intervenuta revoca del beneficio, anche quando la concessione della sospensione condizionale sia divenuta irrevocabile. Tale provvedimento di revoca ha natura dichiarativa, in quanto attesta l'effetto di diritto sostanziale che si è già prodotto per effetto di legge. Pertanto, la revoca della sospensione condizionale della pena concessa per la terza volta allo stesso soggetto, in violazione del limite di cui all'art. 164, comma 4, c.p., opera automaticamente e deve essere disposta dal giudice dell'esecuzione, senza che sia necessaria una nuova valutazione discrezionale sulla sussistenza dei presupposti per la concessione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. DO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 14/2010 TRIB. MINORENNI di CATANIA, del 01/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CAJRTA;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

IN FATTO

1.- Con ordinanza 1 ottobre 2010 il Tribunale per i minorenni di Catania, in funzione di giudice dell'esecuzion…

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