Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2568 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:2568SENT

Massima

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Il titolo che abilita al commercio su area pubblica costituisce un rapporto di durata tra il privato e l'Amministrazione, attinente a una posizione di interesse legittimo, che lo espone alle variazioni regolamentari di ordine generale che ne disciplinano i termini di validità ed i contenuti. Pertanto, non può configurarsi un diritto soggettivo al mantenimento delle originarie prescrizioni di esercizio rispetto alle variazioni di ordine generale apportate dall'Amministrazione alla disciplina del commercio su aree pubbliche. L'Amministrazione può procedimentalizzare la conversione delle licenze "anomale" in nuove tipologie autorizzative, imponendo agli interessati l'obbligo di presentare istanza per l'adeguamento, senza che ciò contrasti con i principi di tutela del concessionario, potendo l'Amministrazione adottare misure sanzionatorie per il mancato adeguamento. Le esigenze di coordinamento dell'attività amministrativa e di semplificazione dei regimi autorizzativi preesistenti, nell'ambito della riforma di cui al d.lgs. 114/1998, giustificano l'introduzione di una nuova disciplina generale, che non determina la sopravvivenza delle prescrizioni oggetto di impugnazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2018

N. 02568/2018 REG.PROV.COLL.

N. 06256/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6256 del 2003, proposto da:
Falasca Franco, Bacanu Rodica, Di Pietro Andrea, Falasca Lina, Gargano Graziella, Micieli Salvatore, Nordo Giorgio, Pace Pietro, Soc Erregi di Mauro Marini e C Snc, Tredicine Alfiero, rappresentati e difesi dall'avvocato Gianfranco Di Meglio, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Innocenzo XI, 8;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Angela Raimondo, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21, presso l’Avvocatura capitolina;

per l'annullamento

della del…

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