Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43796 del 13 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:43796PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, non può riesaminare gli elementi di fatto e le valutazioni di merito compiute dal giudice di merito, essendo il suo controllo limitato alla verifica della congruenza e della coordinazione logica dell'apparato argomentativo che collega gli indizi di colpevolezza al giudizio di probabile colpevolezza dell'indagato e della valenza sintomatica degli indizi stessi, nonché all'accertamento dell'assenza di manifeste illogicità nella motivazione. Il giudice di legittimità non può, pertanto, sindacare la sufficienza e la razionalità della motivazione sulle questioni di fatto, essendo tale verifica riservata in via esclusiva al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Perugia, in data 12.7.2010;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;

Udito il difensore, Avv. ((omissis)), il quale ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

Osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Co…

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