Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti da Pasquale Laporta, Filippa La Porta e Giuseppa Vassallo La Porta contro il Comune di Nicosia e l'Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana, ha affermato il seguente principio di diritto: Il sopravvenuto difetto di interesse alla decisione, dovuto a circostanze successive all'instaurazione del giudizio, comporta l'improcedibilità del ricorso amministrativo, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c) del Codice del Processo Amministrativo. Ciò in quanto, una volta venuta meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale per il ricorrente, non sussiste più l'interesse ad ottenere una decisione nel merito della controversia. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti in causa, in considerazione della peculiarità della fattispecie e dell'assenza di una parte soccombente.