Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28439 del 10 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28439PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La causa di giustificazione dell'esercizio di attività sportiva non può essere automaticamente affermata per il solo fatto che la condotta lesiva sia stata posta in essere a gioco non interrotto, essendo necessario verificare, in concreto, se il comportamento del soggetto agente abbia effettivamente avuto la finalità di contrastare l'azione dell'avversario o se, invece, abbia dimostrato una finalità puramente lesiva, pur se occasionata dal contesto agonistico. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare attentamente tutti gli elementi di fatto acquisiti, senza limitarsi a considerare la mera circostanza della continuità del gioco, al fine di accertare se ricorrano effettivamente i presupposti per l'applicazione della suddetta causa di giustificazione. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'elemento materiale del reato, il giudice non può escludere il nesso di causalità tra la condotta dell'imputato e le lesioni subite dalla persona offesa sulla base di meri rilievi circa preesistenti anomalie fisiche della stessa, senza aver prima adeguatamente verificato se tali anomalie abbiano effettivamente inciso sulla rilevanza, in termini tecnico-giuridici, delle lesioni contestate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.G. e PA. LU. , N. IL (OMESSO);

contro

CI. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/09/2008 GIUDICE DI PACE di MONTEFIASCONE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO;

sentito il Sost. Proc. Gen. Dott. MONETTI Vito, il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio, e sentito per l'imputato, l'Avv. COLELL…

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