Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 52461 del 17 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52461PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve limitarsi a verificare la sussistenza di un logico e coerente apparato argomentativo, senza poter procedere ad una nuova valutazione delle risultanze probatorie, riservata in via esclusiva al giudice di merito. Pertanto, il vizio di motivazione può essere ravvisato solo in presenza di una motivazione manifestamente illogica, contraddittoria o incompatibile con gli atti del processo, senza che sia consentito al giudice di legittimità di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito. Il sindacato di legittimità è quindi circoscritto al riscontro dell'esistenza di un apparato argomentativo effettivo, logico e coerente, senza poter sindacare l'adeguatezza o la rispondenza delle argomentazioni alle acquisizioni processuali, salvo il caso di incompatibilità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. CIAMPI F. M. - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la ordinanza del TRIBUNALE DELLA LIBERTA' DI CATANZARO del 29/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. CIAMPI FRANCESCO MARIA;

udite le conclusioni del PG in persona del dott. ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Per il ricorrente e' presente il difensore di fiducia, avvocato (OMISSIS) del foro di Lamezia Terme che chiede l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN …

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